lunedì 23 luglio 2007

Eba Forum: se il marketing è innovativo nell’era della partecipazione

I nuovi trend dell’advertising digitale e del commercio elettronico in una due giorni di incontri, confronti e tavole rotonde andata in scena a Milano.
Il 29 e il 30 giugno Milano è stata capitale del marketing innovativo con la due giorni di Eba Forum - Everything but Advertising organizzato da Wireless, che ha attratto un pubblico composto da esperti del settore e operatori interessati ad apprendere o trasferire cultura sull’innovazione del comparto. Parallelamente, in co-location all’interno di Palazzo Affari ai Giureconsulti, si è svolto Italian e-commerce Forum organizzato da Netcomm. In poche parole, per il marketing digitale (e non solo) un appuntamento centrale. La conferma arriva dal valore degli interventi che hanno arricchito entrambe le manifestazioni. Durante Italian e-commerce Forum è stata presentata la ricerca 2007 sul mercato e-commerce business-to-consumer, condotta da Netcomm in collaborazione con Politecnico di Milano. Dai dati ha preso spunto il dibattito con i protagonisti del settore. L’obiettivo è stato individuare gli elementi positivi e quelli critici per tracciare le linee guida dell’evoluzione del mercato italiano ed estero, con l’aiuto di diversi ospiti internazionali. Il nuovo utente della rete, invece, è stato al centro della prima giornata di Eba Forum, quando è stato offerto una sorta di brief iniziale sull’argomento web 2.0 e sulle nuove tecnologie che a esso si legano. Quest’ultime svolgono un ruolo fondamentale che, inevitabilmente, si riflette sul comportamento strategico delle aziende che puntano a raggiungere il “nuovo” cliente, che non accetta più i vincoli passivi legati alla propria condizione di consumatore tout court. Oggi, è l’utente che sceglie il modo in cui deve essere raggiunto, perché conscio delle nuove dinamiche che lo pongono allo stesso livello delle aziende. Via dunque alla democrazia di internet, caratterizzata da amicizie, conoscenze, voci fidate. È l’era della partecipazione, dunque, che si concretizza attraverso una serie di contenuti user generated, gelosa della propria indipendenza e vogliosa di community, all’interno delle quali distribuire il frutto della propria o dell’altrui creatività, tradotta in video, musica, immagini e quant’altro transiti online. Di fronte a questa trasformazione digitale si levano il cappello i media tradizionali, smaniosi di una convergenza che li inviti a banchettare alla tavola del web 2.0. Internet, mobile, Second Life: la scelta della piattaforma è all’altezza di ogni gusto, le possibilità di interconnessione fra tali strumenti sono infinite. Di questo e altro si è discusso durante la tavola rotonda che ha dato il via a Eba Forum, moderata da Alberto D’Ottavi, giornalista e blogger nonché autore del libro “web 2.0 - Le meraviglie della nuova internet”. Protagonisti della discussione, Diego Bianchi, videoblogger e responsabile dei contenuti editoriali di Excite Italia; Antonio Sofi, docente di tecnologia e nuovi media all’Università di Firenze; Luca Vanzella, blogger e responsabile R&S in Daimon; Luca Galli di Neos e Milano Living Lab; Alberto Cottica, economista e musicista fondatore di Modena City Ramblers e Fiamma Fumana, nonché presidente di The Hub; David Orban, ceo di Questar e “istigatore” della comunità di Vulcano su Second Life. Dopo una prima infarinatura circa il soggetto al quale fare riferimento, il secondo giorno di Eba Forum si è incentrato sul concetto di innovazione e sulle strategie di marketing da adottare in questo nuovo ambiente socio-culturale. Tutti i relatori si sono trovati concordi su un concetto in particolare: per mantenere il passo dell’evoluzione in atto, l’advertising deve essere innanzitutto innovativa, creativa e cavalcare l’onda delle nuove piattaforme tanto popolari oggi.Marketing e adv, un binomio che deve prendere spunto dalla realtà che ci circonda per trovare argomenti convincenti nei confronti del proprio obiettivo. Una realtà in rapida evoluzione, un mondo digitale che cambia e impone lo stesso atteggiamento agli operatori. Basti pensare ai grandi player che gareggiano nella corsa all’acquisizione di società che operano nella comunicazione digitale. Quelle in grado di recepire le novità che caratterizzano il consumatore moderno, insomma.Un discorso focalizzato sul modo più adatto per ottenere il gradimento del nuovo consumatore, attraverso strategie di marketing che non dimentichino i vari strumenti del social networking (blog, community, forum, chat, eccetera), ma sappiano anche coinvolgere l’utente offrendogli un piedistallo dal quale essere partecipante attivo della comunicazione. Ma dalle parole è necessario passare ai fatti, cercando di essere pratici e mantenendo sempre sotto osservazione il polso di una realtà mediatica che si evolve con una rapidità sconcertante. Web 2.0, viral marketing, passaparola, gli strumenti per conquistare il cliente tecnologico sono sotto gli occhi di tutti, ma questo non è sufficiente. È, innanzitutto, necessario farne buon uso, con coscienza e soprattutto cum granu salis, al fine di non trovarsi irrimediabilmente in ritardo nella corsa verso il futuro del marketing. Le zavorre sono fuori luogo, i tentennamenti, idem. Le aziende devono avere il coraggio di rischiare, magari affidando lo sviluppo della creatività all’esterno, a chi detiene il know how adeguato a non perdere il treno in corsa. Concetti fondamentali, di cui hanno discusso durante una seconda tavola rotonda Enrico Gasperini, presidente consulta digitale, Assocomunicazione; Mauro Lupi, coordinatore europeo di Sempo; Sergio Meacci, presidente del comitato tecnico scientifico di Aism; Guido Corti, vice presidente Adico e Layla Pavone. A loro è stato affidato, nell’occasione, l’arduo compito di fornire risposte alle domande che ogni azienda oggi si pone. Quesiti ai quali solamente il tempo e la volontà di cambiare mentalità potranno dare risposta. Ma, intanto, è imprescindibile compiere il primo passo verso l’innovazione.

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